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| Confessions and Lamentations |
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Una malattia mortale si propaga con rapidità tra la popolazione markab su Babylon 5: il tasso di mortalità è del 100%, e il Dottor Franklin lotta contro il tempo per trovare una cura.
- Keffer impiegava il proprio tempo libero navigando per l'iperspazio in cerca di altre navi come quelle incrociate in A Distant Star. In questo episodio Sheridan gli vieta di continuare.
- Quanti sono, se ancora ne esistono, i Markab superstiti?
- Il morbo contagerà anche i Pak'ma'ra fino a portarli all'estinzione o la cura del Dott. Franklin si rivelerà efficace?
- Che succede tra Delenn e Sheridan?
- Il racconto di Delenn alla bambina markab è vero o si tratta solo di una storia creata dalla ambasciatrice per rassicurarla? Nel primo caso, chi è la figura che le è apparsa?
- Per quale ragione Sheridan vieta a Keffer di continuare la sua ricerca della nave delle Ombre vista nell'iperspazio? È solo una questione di costi, o piuttosto il capitano ha capito di cosa potrebbe trattarsi, dopo la rivelazione di Kosh e Delenn (In the Shadow of Z'ha'dum), e vuole impedire che la conferma dell'esistenza della pericolosa specie si diffonda, mettendo a rischio i piani dei Vorlon e dell'ambasciatrice minbari per contrastarla?
- La stabilità psicologica di Delenn e Lennier, dopo le tante morti viste nell'area di quarantena, potrebbe essere a rischio. Ci saranno conseguenze in futuro?
- Il Morbo di Drafa, una malattia altamente contagiosa e mortale per il 100% degli infetti, colpisce la popolazione markab (e un Pak'ma'ra) della stazione. Il morbo colpisce le cellule verdi e gialle delle due specie, impedendo al cervello di inviare ordini agli organi e provocando quindi la morte. Le specie che non hanno apposite cellule che si occupano di questo compito, come gli Umani, non sono soggette alla malattia.
- La malattia è comparsa centinaia di anni prima del 2259 su un'isola del pianeta natale markab, uccidendone tutti gli abitanti. La posizione isolata della zona in cui si è sviluppato il morbo ha impedito un contagio a livello planetario, e i Markab hanno iniziato a credere che le morti fossero dovute ad una punizione divina per i comportamenti peccaminosi degli abitanti, introducendo la convinzione, errata, che il morbo potesse essere sconfitto "rimanendo puri".
- Il Dottor Franklin ha visitato il pianeta natale markab in gioventù, quando esplorava pianeti alieni facendo "autostop" sulle navi stellari di passaggio.
- I Minbari hanno una cerimonia complessa per preparare e consumare una cena con ospiti di riguardo. Ogni errore nella preparazione o nella consumazione dei cibi costringe chi li ha cucinati a ricominciare da capo.
- I Minbari credono nel ritorno di Valen. A testimoniarlo, nella cerimonia anzidetta un posto a tavola è riservato proprio per Valen, in attesa del suo ritorno.
- Il Dottor Franklin utilizza degli stimolanti nei momenti di emergenza per rimanere sveglio più a lungo possibile. Questa pratica, che già il dottore aveva messo in pratica (In the Shadow of Z'ha'dum), può portare a commettere gravi errori e di conseguenza è prevista la revoca della licenza per i medici che ne abusano (ad esempio la Dottoressa Rosen di The Quality of Mercy).
- Delenn racconta alla bambina markab una storia: ancora bambina, si era persa in una sconosciuta città minbari, trovando rifugio in un tempio, dove era rimasta in attesa per ore che qualcuno la trovasse. Poco prima che i propri genitori la scovassero, le apparve una figura, circondata di luce, che le disse: "I will not allow my little ones to come to harm in this place".
- In arabo, "markab" significa "nave".
- La frase "Faith manages" tornerà spesso nella serie.
- A quanto sembra, aveva ragione Ivanova quando affermava (A Race Through Dark Places) che Sheridan russa.
- In questo episodio, vediamo per la prima volta un Gaim, una specie aliena che per sopravvivere sulla stazione deve indossare una tuta relazionale con uno strano casco, simile a quello di Morpheus, il personaggio dei comic book Sandman di Neil Gaiman. Il nome della specie è appunto un omaggio a Gaiman, che J. Michael Straczynski ammira molto.
- Fate attenzione ai prossimi episodi: nelle inquadrature della Camera di Consiglio di Babylon 5 si vedrà una sedia vuota, quella occupata in precedenza dall'ambasciatore dei Markab.
- Questo è il primo episodio della seconda stagione in cui è stato utilizzato un bambino come attore. Le restrizioni di orario che esistono negli Stati Uniti per potere utilizzare un attore in età giovanile (massimo 9 ore al giorno, compreso il tempo trascorso al trucco, che tra l'altro si riducono a 4 se l'attore è molto giovane, contro le 12 di un adulto) rendono particolarmente difficile usare un attore minorenne.
- Considerando l'ordine di trasmissione, questo è il primo di 56 episodi di fila la cui storia è opera di J. Michael Straczynski, mentre considerando l'ordine di produzione, gli episodi sono 57. Inoltre, da questa puntata alla fine della serie, per un totale di 71 episodi (72 considerando l'ordine di produzione), la storia di tutte le puntate tranne una è stata scritta dal creatore di Babylon 5.
- Bill Mumy non ha un bel ricordo delle scene girate nell'area di quarantena, in particolare per il caldo, lo sporco e la puzza che c'era sul set. Inoltre, le maschere indossate dai figuranti per diventare dei Markab non avevano la bocca e molti, per il caldo, si sentivano male. Mumy ha affermato: "Mira and I, we literally felt like Ghandi amongst a bunch of lepers, because these people were really, truly, honestly suffering. It was a gross physical set. The place just stank".
- Kevin G. Cremin voleva avere quanti più figuranti possibili vestiti da Markab e disponibili per le riprese. Ad un meeting, ha richiesto di preparare una cinquantina di costumi completi da Markab e, nonostante i molteplici impegni dello staff addetto, il giorno delle riprese erano pronti tutti e cinquanta.
- I Markab sono stati scelti come la specie da "eliminare" anche poichè le maschere e i costumi da Markab erano ritenuti molto più espressivi di quelli di altre specie aliene create per Babylon 5, come ad esempio i Pak'ma'ra o i Drazi.
- Richard Biggs sulle difficoltà dello script di questo episodio: "That's Joe going 'OK, let's see if he can handle 40 pages of scientific dialogue'. All those six syllable words, that was a challenge". Biggs ha anche apprezzato il finale dell'episodio, che in un certo senso va contro le aspettative degli spettatori, non fornendo il solito "happy ending" a cui altre serie li hanno abituati. Babylon 5 ha invece già dimostrato in episodi passati di sapere andare contro le comuni abitudini delle altre produzioni televisive.
- Questo è uno degli episodi preferiti da Mira Furlan, che ha particolarmente gradito il modo in cui il suo personaggio agisce nei confronti dei malati e soprattutto della bambina markab, ed in via generale il fatto che la puntata sia una metafora di come le società odierne si confrontino con le epidemie. Ha inoltre apprezzato la parte in cui la relazione tra Delenn e Sheridan viene approfondita.
- J. Michael Straczynski ha confidato che la figura che Delenn afferma di aver visto nel tempio è Valen.
- La scena del pranzo minbari è stata teatro di divertenti siparietti: prima di girarla, Bruce Boxleitner e Bill Mumy hanno scherzato cantando diverse canzoni dei Beatles sostituendo la parola "love" con "Flarn", suscitando le risate di tutti gli addetti sul set. Inoltre, nel blooper reel dell'episodio c'è anche una scherzosa versione sottotitolata della parte al termine della cena in cui Delenn e Lennier parlano in Minbari: quando Lennier parla, la sovrimpressione è "That mother f***** never even tasted my flarn!", e la risposta di Delenn è sottotitolata "Your flarn sucks anyway!". L'idea di fare parlare i due personaggi nella loro lingua madre è stata di Mira Furlan e Bill Mumy.
- J. Michael Straczynski riguardo alla storia principale della puntata: "We have a nasty tendency to attack the victim instead of the disease and whatever the context of the black plague, AIDS, Ebola, whatever it happens to be, the moment you politicise the germ, you've lost the battle. You have to set all that aside. And this takes that stupid tendency to attach morality to that which is outside the moral sphere to it's ultimate extreme. They created for themselves a situation where they couldn't admit the problem because to admit the problem would admit more failings on their part. I think that's an important lesson to get across, whatever disease we're talking about. I made a point to wipe out the entire species except for a couple on a distant colony somewhere. I said we should have a mass burial for all the Markab prosthetics and costumes, it wasn't received too well".
Tempo: 02:05 Franklin: Something here doesn't add up. And unlike Mr. Garibaldi, I don't like mysteries.
Tempo: 09:54 Sheridan: No, no, I was not. I... I was meditating. Lennier: The sound you were making is part of human meditation? Sheridan: I don't snore.
Tempo: 10:27 Delenn: We must do it again. Lennier: Yes! Of... of course!
Tempo: 11:33 Franklin: Now, I want to know how terminal and how contagious. Lazarenn: It is one hundred percent terminal. And one hundred percent... contagious.
Tempo: 23:59 Delenn: They're in pain, frightened, dying. Minbari are taught that at such a time, the afflicted should be ministered to, comforted. Sheridan: They're not your own people, Delenn. Delenn: I didn't know that similarity was required for the exercise of compassion. They are afraid. We wish to do what little we can.
Tempo: 25:04 Delenn (a Sheridan): Don't look away, captain. All life is transitory, a dream. We all come together in the same place, at the end of time. If I don't see you again here, I will see you, in a little while, in a place where no shadows fall.
Tempo: 30:24 Delenn (a Lennier): Faith manages.
Tempo: 31:25 Lazarenn (a Franklin): You were very funny. Everything to you was a problem to be solved, a test to be passed. But you know, Stephen, sometimes the test is not to find the answer. It's to see how you react when you realize there is no answer.
Tempo: 38:54 Franklin: Lennier, is there anyone? Anyone at all? Lennier: No. No one.
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