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| Die Befreiung von Proxima 3 |
| Sin rendirse, sin retroceder |
| Ni reddition, ni retraite |
| La conquista di Proxima 3 |
| La conquista di Proxima 3 |
| J. Michael Straczynski |
| Michael Laurence Vejar |
Sheridan sferra il suo attacco alle forze fedeli a Clark nei pressi di Proxima 3. Londo ha un'offerta per G'Kar.
- In cambio del pattugliamento dei loro confini, affidato ai Ranger (Rumors, Bargains and Lies), Sheridan chiede ai rappresentanti dei Mondi non Allineati di far dichiarare nulli tutti i trattati militari conclusi con la Terra e di fornire una nave ciascuno per difendere la stazione, pur rimanendo neutrali nella guerra del capitano contro Clark.
- Le forze di Sheridan riescono a liberare Proxima 3, dopo un confronto con alcune navi dell'Alleanza Terrestre. Tre di queste sono infine passate dalla parte di Sheridan.
- Londo convince G'Kar a sottoscrivere un documento ufficiale dei loro due pianeti in supporto all'iniziativa di Sheridan.
- Garibaldi lascia Babylon 5 con destinazione Marte e pare non avere alcuna intenzione di tornarvi.
- Quando Marcus parla col suo contatto su Proxima 3, veniamo a sapere che ci sono truppe di terra fedeli a Clark che stanno facendo progressi nella conquista della colonia. Eppure Sheridan dichiara libera Proxima 3 non appena tutte le navi terrestri si sono arrese, senza curarsi di quanto succede sulla superficie. Come può Sheridan dichiarare l'indipendenza di Proxima 3? Ha forse le capacità di forzare la resa delle truppe di terra? O esistono invece ancora delle sacche di resistenza sulla superficie?
- Che fine ha fatto il trattato di non aggressione reciproca firmato da Alleanza Terrestre e Repubblica Centauri (The Fall of Night)? Londo lo ha annullato prima di proporre a G'Kar di firmare la dichiarazione congiunta di sostegno a Sheridan?
- Cosa stava sognando Vir prima di venire svegliato da Garibaldi?
- Quali affari ha Garibaldi in territorio centauri?
- Cosa ha intenzione di fare Sheridan con i telepati in sospensione criogenica?
- Questo episodio ha forti implicazioni etiche. Sheridan dispone di potenza di fuoco nettamente superiore a quella delle navi terrestri e potrebbe affrontarle, presumibilmente con pochi rischi (anche se il presidente terrestre può contare su una flotta più numerosa). Nonostante ciò, si trattiene, sforzandosi di preservare la vita altrui e cercando di arruolare i disertori della Forza Terrestre. È una posizione difficile da tenere, e non è assicurato che la sua tendenza a fidarsi degli altri non provocherà dei problemi, prima o poi.
- Sheridan si mostra una volta di più fedele al suo modo di essere: pur trovandosi in una situazione di svantaggio tattico, ha trovato il modo per ribaltare la situazione. Non vuole fare un massacro tra le fila dei fedeli al presidente terrestre, quindi cerca di convincere il maggior numero possibile di soldati a disertare e ad unirsi a lui.
- Sheridan chiede qualcosa in cambio per la protezione che le White Star assicurano ai membri dell'Armata della Luce. Ottiene il supporto di G'Kar e di Londo, il che potrebbe voler dire che il trattato di non aggressione stipulato in The Fall of Night tra Terra e Centauri Prime sia stato invalidato (l'annullamento di tutti i trattati con la Terra è una delle condizioni elencate da Sheridan per l'adesione al patto per il pattugliamento dei confini da parte dei Ranger).
- Da un lato l'accordo proposto da Sheridan riduce al minimo i problemi diplomatici (e non) con le altre specie aliene, facendo del resto loro un favore, giacché i sentimenti xenofobi del governo terrestre cominciano ad essere un serio problema. Dall'altro lato, però, questa mossa sicuramente favorisce Clark, che potrà asserire che non ci si può fidare dei trattati stipulati con gli alieni.
- Sheridan vuole una battaglia pulita: la sua posizione morale è la migliore possibile, e cerca di comportarsi da idealista. Tuttavia, sta usando tecnologia minbari e vorlon, e almeno metà dell'equipaggio è Minbari: condizioni senza le quali non potrebbe nemmeno organizzare la sua resistenza. È quasi certo che gli accoliti di Clark e la sua macchina da propaganda sfrutteranno a loro vantaggio questa sua situazione.
- La White Star su cui si trova Sheridan porta sullo scafo le insegne dell'Armata della Luce. L'apposizione di tali insegne può essere paragonata al rito del "trucco" da guerra dei nativi americani, allorché Sheridan si mette in prima linea, come un capo indiano in battaglia, non restando nelle retrovie protetto dai suoi soldati (come fa invece Clark). Mossa rischiosa, ma è presumibile pensare che Sheridan non abbia una così grande paura di morire, vista anche la sua... passata esperienza.
- Durante la Guerra Terrestri/Minbari, G'Kar ha personalmente supervisionato la vendita di armi da parte dei Narn ai Terrestri.
- Sheridan è determinato a non attaccare nessuno che non sia in qualche modo coinvolto nella battaglia, e ha trovato un modo di usare a proprio vantaggio i telepati in sospensione criogenica, anche se non ci è chiaro quale: sappiamo solo che è una mossa che non lo fa sentire perfettamente a suo agio.
- G'Kar continua a lavorare sul suo libro, di cui si parla per la prima volta in Messages from Earth.
- Londo vuole lasciar dietro di sé i contrasti con G'Kar, affinché i due possano dare il loro supporto a Sheridan. G'Kar non è del tutto sicuro, ma Londo è molto convincente. Alla fine, il Narn accetta di lavorare con Londo: è un evento storico e Londo ne è conscio. Il dettaglio della differente pagina su cui firmare l'accordo è sicuramente irrilevante per l'ambasciatore centauri, se confrontato all'importanza del gesto.
- Vir si aspetta che Garibaldi dia una mano a Sheridan ed è sorpreso quando scopre che queste non sono le sue intenzioni.
- Londo ha un debito di riconoscenza con gli Umani per la liberazione del suo pianeta e per avere consentito a Centauri e Narn di avere un qualcosa in comune, un mondo finalmente libero.
- Il Capitano Edward "Mackie" MacDougan ha insegnato, tra le altre cose, etica a Sheridan ai tempi della scuola militare.
- Se il capitano della EAS Heracles non avesse forzato la mano, Sheridan non avrebbe dato il via alla battaglia. Come al solito, quest'ultimo si adegua al suo modus operandi ("Never start a fight, but always finish it").
- Il drink a cui fa riferimento Londo nel suo colloquio con G'Kar è quello che l'ambasciatore narn offre a Londo in The Coming of Shadows.
- Sappiamo che nel 2259 i sistemi di puntamento delle navi terrestri non hanno efficacia contro le navi dei Minbari, a meno che queste non disattivino la loro tecnologia stealth (Points of Departure). Risulta quindi strano che Sheridan annunci di non trattare una nave nemica come ostile fino a che questa non abbia attivamente puntato le sue armi contro le White Star. E ancora più strano è il fatto che le navi terrestri riescano ad inquadrare le White Star, che sfruttano, oltre alla tecnologia minbari, anche quella vorlon. Ci sono solo due possibilità: o la tecnologia terrestre è molto migliorata nel frattempo (forse grazie ad influenze da parte delle Ombre?), oppure Sheridan ha dato disposizioni di disattivare la tecnologia stealth delle sue navi (decisione presumibilmente non molto apprezzata dagli equipaggi).
- Sheridan decide di dirigersi verso la Terra, senza menzionare la colonia di Orione, che si era dichiarata indipendente assieme a Proxima 3 e Marte. Perché? Troppo piccola? Troppo fuori rotta? Anche qui si possono supporre due alternative: o Orione è stata effettivamente conquistata dalle forze di Clark e sarà costretta ad aspettare un po' (fino alla liberazione della Terra, ammesso che Sheridan riesca nel suo intento), oppure la colonia terrestre non è mai stata completamente domata.
- Lo scambio di battute tra Corwin ed Ivanova ("So from now on I guess the operational phrase is 'Trust no one'". "No. Trust Ivanova, trust yourself. Anybody else, shoot 'em") è azzeccato e realistico. Sarebbe anche troppo semplice per le forze di Sheridan venire confusi da messaggi falsi, originati dalle truppe fedeli a Clark. Ciò nonostante, almeno un paio di membri dell'equipaggio non trovano la cosa molto confortevole.
- I nomi delle navi della Alleanza Terrestre che si scontrano con la flotta di Sheridan: EAS Vesta (Vesta è la dea romana del focolare domestico), EAS Heracles (Eracle, che i Romani chiamarono Ercole, è uno dei figli di Zeus), EAS Juno (Giunone, nella mitologia romana, è moglie di Giove e dea del matrimonio e del parto), EAS Furies (le Furie, ossia Tisifone, Megera e Aletto, erano le tre dee vendicatrici dei delitti di sangue in ambito familiare), EAS Nemesis (Nemesi era la dea della vendetta divina) ed EAS Pollux (secondo Omero, Polluce, insieme a Castore, era uno dei gemelli figli di Leda e Tindareo, re di Sparta, e fratelli di Elena).
- La EAS Alexander (Severed Dreams) è sopravvissuta alla battaglia e rimane nei pressi di Proxima 3 a guardia della colonia. La EAS Pollux (Moments of Transition) è stata invece distrutta. La EAS Vesta e la EAS Furies si arrendono, mentre la EAS Juno si ritira (on ci è dato sapere se per danneggiamento, paura, o dubbi morali). Anche la EAS Nemesis si arrende. Questo fa sì che resti solo la EAS Heracles. Il Capitano Hall era pronto a continuare, ma solo perché sapeva che sarebbe stato altrimenti punito per le sue precedenti azioni verso le navi civili.
- Lo stemma dell'Alleanza Terrestre sullo scafo della EAS Pollux e della EAS Furies appare rovesciato.
Tempo: n.d. Sheridan: Captain's personal log, September 2nd, 2261. Enough is enough.
Tempo: n.d. Sheridan: We'll hit them in waves. Try to isolate the ships we need to destroy from the ones who won't fight unless they have to. Then we'll give them a chance to surrender or join up. Ivanova: And if they don't? Sheridan: We take them out. Hey, I don't like the idea any more than you do, but either we commit ourselves to this completely or we don't do it. Once we pull the first trigger we can't hesitate to pull the next one, because they sure won't. Now, once we're in, we're in: no surrender, no retreat.
Tempo: n.d. Corwin: So from now on I guess the operational phrase is "Trust no one." Ivanova: No. Trust Ivanova, trust yourself. Anybody else, shoot 'em.
Tempo: n.d. Londo: Hello, G'Kar. I don't believe I have ever been in your quarters before. Unless you count a cell on Centauri Prime. G'Kar: I apologize for the lack of chains. The cleaning service must have removed them. Londo: It has much the same feeling as your world: dry... red... and depressing.
Tempo: n.d. Londo: How is the eye? G'Kar: It sees.
Tempo: n.d. G'Kar: I have no interest in your thanks. Londo: I did not think that you would, but it is there anyway. As I said, a hard year.
Tempo: n.d. Londo (a G'Kar): You may not believe this, G'Kar, but all I ever wanted is what is right for my world. I'm a patriot, as you are. I have made some... very poor choices in the last two years. Because I did not think, those choices almost destroyed my world, and yours. That is a humbling realization, G'Kar. If with a single wrong word I can become the enemy, do I any longer really understand who the enemy is?
Tempo: n.d. Londo (a G'Kar): Because, while I do not know who the enemy is any longer, I do know who my friends are, and that I have not done as well by them as I should. I hope to change that. I hope to do better.
Tempo: n.d. Londo (a G'Kar): Before war broke out between our governments, you bought me a drink. I wish to return the favor. For the first time in a hundred years, we have something in common beyond hatred. I find that most extraordinary, and so a drink to the Humans, and to the bridge that they created between us in the hope for a better future for both our worlds.
Tempo: n.d. Marcus: It looks as if we won. Sheridan: No, we achieved the mission objective. It is not a victory. Too many on both sides had to die for it.
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